martedì 19 dicembre 2006

LETTERA A "LA PREALPINA"

Carissimi amici,
La Prealpina di giovedi 14 dicembre mi ha gentilmente pubblicato una lettera su Malpensa e la questione ambientale, salvo titolarla in modo ironico e aggiungendo un sarcastico commento del direttore all'indirizzo del sottoscritto e per riflesso a tutto il mondo ambientalista.

Sono grato al giornale per avermi ospitato ma ciò non riduce la mia irritazione per il tentativo di banalizzare il problema e di irridere di chi alla difesa dell'ambientale dedica tempo ed energie.

Di seguito e in allegato il testo della mia lettera con, in corsivo, il titolo della Prealpina e in fondo il commento del direttore.

Vi invito a scrivere alla Prealpina per esprimere il vostro pensiero all'indirizzo:
prealpina@prealpina.it

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Gianfredo Ruggiero

Diventar......Verdi (titolo della Prealpina)
Egr. direttore, la stazione del Malpensa Express di Lonate - Ferno, completata nel lontano 1999 e costata svariati miliardi di vecchie lire, non è mai entrata in funzione.
Questa “cattedrale nel deserto”, realizzata a tempo di record e poi completamente abbandonata, doveva contribuire, nelle intenzioni inconfessabili dei nostri politici e imprenditori, a creare nell’opinione pubblica locale l’illusione che con Malpensa saremmo diventati tutti ricchi, che l’ampliamento dell’aeroporto avrebbe portato lavoro per tutti, benessere diffuso e nuovi servizi a vantaggio delle popolazioni residenti. Tutto questo per far digerire le devastazioni ambientali e l’aumento impressionante dell’inquinamento acustico e atmosferico causati dal nuovo aeroporto.
La realtà è invece ben diversa e sotto gli occhi di tutti. Malpensa ha portato sì lavoro, ma precario ed extracomunitario (le attività che impiegano il maggior numero di lavoratori quali catering, facchinaggio e pulizie, sono affidate a cooperative esterne che assumono prevalentemente extracomunitari, gli unici in grado di accettare condizioni di lavoro e retributive al limite dello sfruttamento).
Malpensa sta realizzando sì nuove strade, ma per camion e TIR che le solcheranno a centinaia, giorno e notte, per portare i prodotti provenienti dall’oriente e destinati ai nostri mercati e a tutta Europa (con buona pace di chi, leghisti in testa, tuona ad ogni piè sospinto contro l’invasione di prodotti cinesi salvo poi costruirgli un aeroporto su misura).
Riguardo all’ambiente, poi, il Parco del Ticino, zona classificata dall’UNESCO come riserva naturale della biosfera e per tale motivo “protetta”, è invaso da attività d’ogni genere: capannoni industriali, mega parcheggi, centri commerciali, grandi alberghi… A ciò si aggiunge l’incubo della terza pista, che se realizzata darebbe il colpo di grazia a ciò che resta del nostro parco naturale, con danni irreparabili al delicato equilibrio ecologico dell’intera Valle del Ticino.
Senza contare gli enormi costi che il nostro Comune deve sostenere per assicurare all’aeroporto i servizi di Polizia Urbana e amministrativi, cui si aggiungono le spese per la sicurezza a seguito dell’aumento della criminalità indotta dal nuovo scalo (da Malpensa transita di tutto, droga compresa).
Questo è il prezzo da pagare per il progresso e per lo sviluppo della nostra terra? No, è il conto che tutti noi paghiamo per consentire ad alcune multinazionali estere, che han fatto man bassa di terreni nel pieno del Parco del Ticino, alle società d’importazione e alla Sea (la società di gestione dell’aeroporto di proprietà del Comune di Milano e della Provincia di Varese) di consolidare i propri bilanci. Cosa legittima, quest'ultima, se non avvenisse a scapito del nostro ambiente e della nostra salute.
Grazie per la consueta ospitalità e cordiali saluti.
Gianfredo RUGGIERO, presidente del circolo culturale Excalibur

Commento del Direttore de "La Prealpina":
Comprendo che la Sua più grande ambizione sia di girare a piedi, forse a dorso di mulo, vestito di pelli d’animale, cacciare con arco e frecce, cibandosi solo di radici, e vivendo in una capanna riscaldata dal falò di qualche ramo secco raccolto qua e là. Ma non condivido! Il progresso ha portato enorme benessere a tutti. Occorre però prestare più attenzione alla natura, ma senza diventare "Verdi"... di invidia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il commento sorge spontaneo : il partito trasversale di MALPENSA continua rafforzarsi. E' composto da astute volpi della politica ( locale e nazionale,da uomini piccoli e meschini da additare al pubblico ludibrio, da gente con l'anello al naso e da pennivendoli meschini che fanno della disinformazione e della mistificazione professione e orgoglio.L'innaugurazione dei cantieri della grande malpensa avvenne con un taglio della torta ( una torta vera!!) con Craxi gran cerimoniere circondato da un'entourage di personaggi che sarebbero presto passati dalle griglie ( troppo larghe) di tangentopoli. Oggi gli eredi di quella banda hanno semplicemente cambiato il pelo ma il vizio rimane. Occorre continuare a fare controinformazione contro il partito trasversale di malpensa sperando di riuscire alla fine a parlare al cervello della gente che purtroppo recepisce preferibilmente i discorsi di pancia ( occupazione, progresso, sviluppo ecc. ecc.).Occorre probabilmente creare un "partito trasversale contro malpensa" perche' , la storia lo dimostra, agendo all'interno dei vari partiti i discorsi e le istanze dirette al cervello della gente vengono sacrificate a valori piu' di "pancia" ( vedi ad esempio l'unanumita' della mozione di appoggio a Malpensa votato di recente in consiglio regionale con buona pace anche di Verdi,Rifondazione Comunista e Comunisti italiani!!!)
Fuma