martedì 30 giugno 2009

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LETTERA INVIATA AI SINDACI

LETTERA INVIATA DA UNI.CO.MAL. LOMBARDIA AI SINDACI
DEI COMUNI COMPRESI NEL PIANO D’AREA DI AMLPENSA, L.R. N.° 10/99:
Arsago Seprio, Busto Arsizio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Gallarate, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate, Sesto Calende, Somma Lombardo, Vergiate, Vizzola Ticino, Castano Primo, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo.

OGGETTO: SENTENZA 11169/2008 DEL TRIBUNALE CIVILE DI MILANO
Egr. Sig. Sindaco,
Le trasmettiamo, per opportuna conoscenza, la Sentenza 11169/2008 - Quintavalle, emessa dalla Decima Sezione Civile del Tribunale di Milano, ed una relazione di sintesi, relativa alla medesima, redatta per nostro conto dal consulente ambientale Girardi Dott. Walter.
· Considerate le emissioni inquinanti degli aerei in decollo accertate per la rotta 280 che interessa la tenuta Quintavalle,
· Considerati i danni agli alberi provocati da queste emissioni, danni accertati ed indennizzati,
· Considerato che emissioni di uguale natura sono evidentemente presenti in corrispondenza delle altre rotte di decollo e di atterraggio e si diffondono sul territorio,
· Considerato che, in corrispondenza delle altre rotte, la presenza umana è preponderante rispetto a quella arborea,
· Considerato infine che è scientificamente accertata la cancerogenità dei predetti inquinanti,

· riteniamo possa sussistere grave pericolo per la salute umana.

Si pone quindi necessità ed urgenza di azioni appropriate.

Le chiediamo pertanto, ai sensi della legge 07/08/90 N. 241 e s.m.i, di volerci cortesemente informare in ordine alle azioni che la Sua Amministrazione ha intrapreso o intende intraprendere ai fini di tutelare la salute dei cittadini.
In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti
Gallarate, 20 aprile 2009
UNI.CO.MAL. Lombardia

CONFERENZA STAMPA: LETTERA AI SINDACI

SENTENZA 11169/2008 (QUINTAVALLE) DEL TRIBUNALE CIVILE DI MILANO
LETTERA DI UNI.CO.MAL. LOMBARDIA AI SINDACI

La sentenza 11169/2008 (Quintavalle) ha posto le condizioni per iniziare a ragionare sulla situazione relativa all’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Malpensa e al relativo primo caso di “danno ambientale” causato da un aeroporto.
Preso atto che il risultato delle perizie disposte dal Tribunale di Milano ha confermato quanto rivendicato dall’Azienda Quintavalle ed ha motivato un significativo indennizzo, ci è sembrato automatico il sillogismo “alberi sotto agli aerei = danno ai vegetali, uomini sotto agli aerei = danno agli esseri umani.
Naturalmente non facile da dimostrare, ma:
· Che l’esposizione al rumore sia causa di ipertensione (studio H.Y.E.N.A.),
· Che lo studio “Salus domestica” abbia evidenziato differenze nella qualità della vita di chi abita vicino rispetto a chi abita lontano dall’aeroporto di Malpensa,
· Che l’accordo di delocalizzazione confermi l’esistenza del danno ambientale,
· Che vicino agli aeroporti si viva, in media, 10 anni meno,
ci autorizza a sostenere che sia necessaria maggiore attenzione da parte di tutti, enti locali in primis, sulla questione relativa alla qualità dell’aria e alla qualità della vita, entrambi principi costituzionali garantiti, su cui un Sindaco dovrebbe porre la propria attenzione.
Ecco dunque che, nota la sentenza Quintavalle, evidente lo scarso interesse che ne è seguito, UNI.CO.MAL. Lombardia ha scritto ai Sindaci dei Comuni compresi nel “Piano d’Area di Malpensa” (L.R. N.° 10/99) una lettera per risollevare l’attenzione sul problema.
Ci è sembrato utile allegare alla lettera inviata ai sindaci, oltre al testo integrale della sentenza, una relazione di sintesi sulla sentenza Quintavalle scritta da un consulente ambientale.
E’ altresì evidente che non stiamo puntando ad un indennizzo, cioè non si tratta di “soldi in cambio della salute”, si tratta invece, secondo noi, di accertare, con gli strumenti stabiliti dalle leggi vigenti, quale sia il limite di impatto ambientale sopportabile e compatibile con la residenza umana.
L’attuale situazione di traffico aereo ridotto non ci può illudere che “l’aeroporto sia finalmente ridimensionato” perchè sono noti i piani del gestore SEA e delle molte Istituzioni che puntano non solo al recupero del traffico perso ma al raddoppio (45-50 milioni) nel volgere dei prossimi anni. *
Considerato l’insopportabile disagio causato dai 7-800 voli/giorno degli anni 2006 e 2007, quale vivibilità possiamo ipotizzare per i 38 Comuni esistenti nel raggio di 10 chilometri dalle piste quando il traffico sarà di 1500-1600 movimenti aerei/giorno?
Ritenendo possa sussistere grave pericolo per la salute umana si pone quindi, secondo UNI.CO.MAL. Lombardia, necessità ed urgenza di azioni appropriate.

* Il Presidente di Assoclearance, Ente che assegna gli slot del traffico aereo, ha in questi giorni dichiarato: “La richiesta di slot su Linate è già pressante, ora che si intravede la possibilità di avere più slot, si scateneranno tutti i vettori, le Compagnie che sono a Malpensa chiederanno tutte di spostarsi a Linate (Repubblica, 21/05/09, pag. 29). E’ l’ennesima conferma che “l’operazione Malpensa” è contraria al mercato: da quanti anni lo stiamo dicendo?
Gallarate, 22 maggio 2009
UNI.CO.MAL. Lombardia

AEROPORTO DI MALPENSA

Venute meno le condizioni che avevano portato alla sospensione
della procedura d'infrazione per carenze nella procedura di VIA

Il 14 aprile scorso Monica Frassoni, Presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo, ha presentato un'interrogazione scritta alla Commissione europea in merito all'aumento del traffico di aeromobili e passeggeri allo scalo di Malpensa.
La procedura d'infrazione per la mancata realizzazione della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) per la costruzione del terzo/terzo dell’aerostazione e per il terzo satellite era stata archiviata nell'aprile 2006 a fronte dell'impegno delle autorità aeroportuali di non aumentare il volume del traffico oltre il limite di 21,3 milioni di passeggeri/anno.
Tale impegno era stato formalmente dichiarato ed assunto dall’allora Ministro dell’ambiente Matteoli che, come da UNI.CO.MAL. Lombardia e dalle altre Associazioni ambientaliste era stato chiaramente evidenziato, aveva adottato questo strategia per evitare la procedura d’infrazione, sconfessando una precedente relazione degli uffici del suo Ministero in cui si ammetteva la necessità di sottoporre a VIA le opere contestate.
Risulta ora dai dati Assaeroporti (http://www.assaeroporti.it) che il traffico nel 2006 è stato di 21,6 milioni di passeggeri mentre nel 2007 è stato di 23,9 milioni di passeggeri, quindi ben 2,5 milioni di passeggeri oltre il limite fissato.
L'Eurodeputata Verde ha in proposito dichiarato: “Certo ci si poteva stupire che alla decisione di ampliare le strutture aeroportuali di Malpensa non corrispondesse un aumento del traffico... A pochi anni di distanza si vede infatti che ancora una volta il Governo italiano si è impegnato a fermare l'azione della Commissione europea piuttosto che tutelare l'ambiente e i cittadini realizzando la necessaria VIA.”
Monica Frassoni ha anche aggiunto: "Nella mia interrogazione, oltre a verificare che la Commissione sia in possesso dei dati dell'Assaeroporti, chiedo di sapere che misure intenda adottare in assenza di Valutazione d'impatto delle stesse opere in relazione alla presenza nelle aree confinanti di siti di rilevanza comunitaria per la tutela degli habitat e delle specie protette: S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) e Z.P.S. (Zona a Protezione Speciale)."
Di fronte all’evidente volontà dei poteri economici di sacrificare l’Ambiente allo sviluppo incontrollato ed immotivato di Malpensa, noi continuiamo a chiederci se dilapidare un patrimonio come il Parco del Ticino, dichiarato dall’UNESCO “Riserva della Biosfera”, è un lusso che ci possiamo permettere.
Gallarate, 4 maggio 2009
UNI.CO.MAL. Lombardia