giovedì 10 novembre 2011

I SINDACI DI MALPENSA ED I MONITORAGGI

Gallarate, 28 febbraio 2011

UNI.CO.MAL. Lombardia, dopo aver discusso di rumore in due affollati Convegni nel 2001 e nel 2002, dopo aver lanciato l’allarme inquinamento atmosferico in un Convegno nel 2003, allarme inascoltato, ha colto al volo l’opportunità offerta dalla Sentenza 11169/08-Quintavalle.

UNI.CO.MAL. Lombardia si è quindi rivolta ai Sindaci poiché era logico supporre che, in quanto responsabili della salute dei cittadini, come stabilito dal T.U. delle leggi sanitarie, avrebbero impugnato questa sentenza adottandola come riferimento con lo scopo di verificare se esistesse ed in quale entità il rischio epidemiologico.

La qual cosa (“verificare se”) non significava e non significa essere contrari piuttosto che favorevoli all’operatività dell’aeroporto di Malpensa.

La qual cosa significa, secondo UNI.CO.MAL. Lombardia, accertare a quali rischi siano esposti i cittadini che, nell’intorno di Malpensa, in un raggio di 15 chilometri dalle piste, appartengono a 88 Comuni ed ammontano ad una popolazione di oltre 500.000 abitanti.

Nei 2 anni dalla pubblicazione della sentenza Quintavalle, avendo scritto ai Sindaci, avendo interpellato direttamente le ARPA e le ASL, UNI.CO.MAL. si era imbattuta in una sorta di omertà generalizzata sull’argomento del monitoraggio ambientale e del monitoraggio epidemiologico.

Nel frattempo il Comune di Casorate Sempione aveva deliberato e poi attuato un monitoraggio ambientale sul proprio territorio.

Concluso il monitoraggio durato 4 mesi e presentati i dati ambientali ottenuti, che risultano analoghi a quelli che hanno determinato la Sentenza Quintavalle, sono improvvisamente apparsi anche i dati epidemiologici aggiornati. Dati che non erano apparsi nel 2010, nel 2009, nel 2008, ecc.

Questi dati ora noti e in via di pubblicazione sul sito del Comune di Casorate, forniscono la conferma di tutte le più nere previsioni ed aprono la strada ad azioni fino ad ora solo ipotizzabili.

Considerato che i dati ambientali e quelli epidemiologici confermano il sillogismo “alberi sotto le rotte = danno agli alberi, uomini sotto le rotte = danno agli uomini” a suo tempo ipotizzato da UNI.CO.MAL., non resta che rivolgersi alla Magistratura, secondo la via che ha indicato Quintavalle.

Questo è compito dei Sindaci!

Invece è apparso evidente che non tutti i Sindaci antepongono le ragioni di tutela della salute dei cittadini alle ragioni economiche sostenute dagli sponsor politici ed economici dell’aeroporto.

E’ apparso evidente che, tra i Sindaci, c’è chi tenta di insinuare dubbi sui risultati acquisiti e lo fa in nome di una non comprensibile affezione all’aeroporto che si legge come irresponsabile abdicazione al ruolo di responsabile della salute dei cittadini, atteggiamento che non collima con quanto stabilito dal T.U. delle leggi sanitarie e potrebbe configurare omissione di atto d’ufficio.

Sapranno, i Sindaci più responsabili, riportare chi sbaglia all’osservanza dei doveri e delle responsabilità intrinseche nel ruolo di Primo Cittadino?

UNI.CO.MAL. se lo augura, perché in gioco ci sono le condizioni di vita e le aspettative di salute di una importante comunità.


Nessun commento: