Un comunicato stampa congiunto di LEGAMBIENTE Gallarate, LEGAMBIENTE Novara, C.OVES.T. ONLUS Varallo Pombia, UNI.CO.MAL. LOMBARDIA ed AMICI DELLA NATURA AD ARSAGO
L’ipocrita titolo di un convegno organizzato due anni fa a Somma Lombardo era: “Malpensa 2000, problema o opportunità?” La decisa contestazione attuata dai Comitati ambientalisti fornì la risposta con lo slogan: “Malpensa 2000 problemi”.
Ora siamo a dieci anni dall’inaugurazione (25/10/98) e possiamo fare un bilancio chiedendoci quali problemi ha risolto e quali invece ha creato la presenza del mega aeroporto che ha come riferimento la città di Milano e come territorio il Parco del Ticino.
Un aeroporto è un’infrastruttura trasportistica, per viaggiare, ma i milanesi partono tuttora più volentieri da Linate, e ciò è dimostrato dalle resistenze bipartisan alla chiusura del city airport.
Malpensa è comodo per chi ci abita vicino ma, chi ci abita vicino, subisce però 700 sorvoli al giorno: un disagio quotidiano.
Aumento pazzesco del traffico aereo e veicolare, conseguente inquinamento acustico ed atmosferico, dimostrati e confermati da numerosi studi e dalla recente sentenza del Tribunale di Milano, sono le conseguenze dirette: una tragedia ambientale con danni alla salute. Cementificazione, consumo irreversibile del territorio, danno ambientale e paesaggistico sul Parco del Ticino. Tutto questo perchè non è stato rispettato il P.R.G.A. (Piano Regolatore Generale Aeroportuale), che poneva un limite a 12 milioni di passeggeri, limite concordato a suo tempo con i Comuni del circondario che non dissero “NO”. Dando l’assenso ad un ampliamento a 12 milioni, dopo pochi anni se ne trovarono illegalmente (leggasi “Ticinia”, 19/11/2000, firmato da 87 sindaci) 24 milioni.
Ma non basta perchè la tragedia ambientale (ma anche occupazionale, sociale, sanitaria, ecc,) non è ancora finita. Incombono infatti due minacce sinergiche tra loro: il piano industriale di SEA e l’Expo 2015. I 12 milioni del P.R.G.A sono già diventati 24, il piano di S.E.A ne prevede 45 e l’imminenza dell’Expo assegnato a Milano fornisce l’alibi per sostenere questo ulteriore ed inutile ampliamento che prevede la terza pista ed una serie di altre opere dall’impatto devastante. Ulteriore inutile ampliamento perchè l’aeroporto dovrebbe essere un’infrastruttura al servizio del territorio, ma è invece evidente che i milioni di passeggeri attuali e previsti dai piani S.E.A. vengono “reclutati” in tutto il centro-nord Italia a sostegno del sistema “malpensocentrico”. Questo è contrario all’interesse nazionale ed alla convenienza dei passeggeri che, con un miglior uso dei numerosi e ben distribuiti aeroporti esistenti, potrebbero decollare dall’aeroporto a loro più vicino risparmiando viaggi di centinaia di chilometri con tutto quel che comporta.
Per il decennale S.E.A. organizza una festa al terminal 1: noi la vediamo in un altro modo, cioè che Malpensa, da dieci anni, tutti i giorni “fa la festa” al nostro territorio, al Parco del Ticino. Non è quindi una festa ma una veglia al capezzale dell’agonizzante Parco del Ticino.
Gallarate, 25 ottobre 2008
LEGAMBIENTE Gallarate
LEGAMBIENTE Novara
C.OVES.T. ONLUS Varallo Pombia
UNI.CO.MAL. LOMBARDIA
AMICI DELLA NATURA AD ARSAGO
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