Si è svolta giovedì 18 dicembre una serata organizzata da A.C.L.I., Legambiente e Comitato per la salvaguardia della città dove i relatori Walter Girardi, Presidente dei Verdi della Provincia di Varese, e Beppe Balzarini, Presidente di UNI.CO.MAL. Lombardia, hanno parlato di legalità negata e di terza pista a Malpensa.
In una sala gremita di pubblico, alla presenza di Sindaci, Amministratori ed ex Sindaci, dopo il saluto iniziale di Ferruccio Boffi delle A.C.L.I., Walter Girardi ha presentato la tesi con cui ha conseguito il Master in Diritto dell’Ambiente, un lavoro imperniato sull’aeroporto di Malpensa dove “il Diritto non decolla”.
Girardi ha illustrato la storia dell’aeroporto, il rapporto con il diritto inteso come rispetto delle regole di programmazione territoriale e di settore, approfondendo inoltre gli aspetti dove il diritto non è decollato e mettendo in evidenza anche le distorsioni fatte dalla Politica e dai Media.
Girardi ha ricordato i passaggi chiave che hanno condizionato Malpensa:
1) Il progetto “Malpensa 2000”, basato su un P.R.G.A. tuttora valido ma non rispettato, non è mai stato sottoposto a V.I.A.,
2) Il S.I.A., redatto da S.E.A. su richiesta del Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi (1999), viene bocciato dal Decreto Ronchi Melandri,
3) che poi viene “superato” dal Decreto D’Alema. Quest’ultimo stabilisce mitigazioni ambientali che, in massima parte, non vengono attuate ma
4) il Decreto Bersani ne certifica l’attuazione e sblocca lo sviluppo dell’aeroporto.
Quale bilancio di legalità si può dunque calcolare? Assolutamente negativo. Quali prospettive per il futuro? Tutte da verificare.
Beppe Balzarini ha poi sinteticamente illustrato la studio della terza pista, già ufficialmente presentato dalla Mitre di Washington il 18 novembre scorso presso l’Università Bocconi di Milano.
Per le sue considerazioni sulla terza pista, che S.E.A. e Regione Lombardia presentano ormai come un dato di fatto, Balzarini ha proposto il parallelo con il P.R.G.A. di Malpensa che i Sindaci, nell’86, approvarono: dissero “SI” all’ampliamento di Malpensa.
Il risultato fu che, approvato il P.R.G.A. da 12 milioni di passeggeri, si trovarono, nel 2000, 20 milioni. Poi, nel 2006 e 2007, 24 milioni e nel 2008 la proposta di terza pista per un traffico di 48 milioni di passeggeri/anno corrispondenti, presumibilmente, a 500.000 voli/anno. Una situazione sicuramente devastante per il territorio e di cui è difficile dare un’idea in poche parole.
Quindi la domanda posta è stata: era forse meglio che i Sindaci dell’86 dicessero NO?
Ora, dice Balzarini, non diciamo un “NO” preventivo: diciamo che, secondo la Legge, si devono applicare V.I.A. e/o V.A.S. che valutano gli impatti ambientali ed il rapporto danno/beneficio, per poi decidere.
Balzarini ha lanciato l’allarme rumore: Mitre ha affermato che, con la terza pista, avremo “+traffico-rumore”. Attenzione, dice Balzarini, le curve isofoniche presentate nello studio evidenziano livelli di rumore con il traffico 2006 e 2007 (24 milioni di passeggeri, 250.000 voli) nettamente inferiori a quelli reali e le isofoniche stimate da Mitre al 2015, con la terza pista, presentano livelli ulteriormente ridotti. Ma ci dobbiamo proprio credere?
Il fatto davvero curioso, conclude Balzarini, è che si pensa di costruire la terza pista a Malpensa senza considerare il contesto generale.
Il contesto di Malpensa è il “sistema aeroportuale del nord”, dove ci sono 13 aeroporti con 15 piste, con la capacità di oltre 100 milioni di passeggeri/anno ed un traffico pari alla metà: serve dunque la terza pista a Malpensa?
L’attacco all’Ambiente non è mai finito: questo l’allarme che le Associazioni hanno lanciato in questa serata che contano di replicare per informare e mobilitare i cittadini e per ricordare ai sindaci che il loro ruolo e la loro presenza sono fondamentali.
Gallarate, 24 dicembre 2008
UNI.CO.MAL.Lombardia
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