Caro Giorgetti,
come sai ho avuto modo, conoscendoti, di considerarti persona valida, dotata di grande intelligenza. Non nascondo quindi il mio stupore nel leggere ancora oggi, 28 dicembre, su “La Prealpina”, la tua determinazione nel difendere l’aeroporto di Malpensa che vorresti sempre più grande e sempre in crescita.
Ben saprai che, nel 1982, sul secondo numero di “Lombardia autonomista”, foglio della Lega Autonomista Lombarda (L.A.L., così si chiamava allora l’attuale Lega Nord), apparve un articolo in cui il capo leghista (Umberto Bossi) si scagliava contro l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa “deciso dalla Regione Lombardia”: “E’ un affare colossale che rischia di far precipitare la vivibilità della zona. A chi non interessa la qualità della vita del cittadino? La salvaguardia dell’ambiente? Il bene sociale? Non interessano a quei partiti che sanno che con Malpensa gonfieranno le loro casse intrallazzando con la speculazione. Nell’interesse del popolo lombardo la L.A.L. si impegna ad intervenire perchè i mega aeroporti imposti da questa vergognosa classe politica non possano più oltre degradare l’uomo.” Gli anni passano. Il 27 dicembre 2007 la Padania titola: “Malpensa sarà la madre di tutte le battaglie”. E il 17 febbraio la Lega scende in piazza per difendere l’aeroporto. Lo slogan è: “Votate Lega e salverete Malpensa”. L’evidenza di questi 10 anni dall’inaugurazione del 25 ottobre 1998, cioè l’alternarsi di alti e bassi clamorosi, ci dice che a Malpensa qualcosa non gira per il verso giusto. Sono sicuro che tu ben conosci tutta la storia di questo aeroporto, a partire dal P.R.G.A. non rispettato che stabiliva limiti di traffico superati del 250%, alla mancata effettuazione della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), all’attuale Piano industriale di S.E.A. (Gestore dell’aeroporto) che prevede la realizzazione della terza pista con l’obiettivo di quadruplicare il traffico stabilito come limite dal suddetto P.R.G.A. Sai bene che 87 Sindaci delle Province di Varese, Novara e Milano firmarono, il 19 novembre 2000, la dichiarazione di illegalità di Malpensa per mancato rispetto del Piano regolatore e delle norme in materia di Valutazione di Impatto ambientale. Sai anche che l’aeroporto è un’infrastruttura che ha il compito di assicurare un servizio e lo deve fare ponendosi al servizio del territorio e invece, con il “sistema malpensocentrico” cioè il mega aeroporto, si pone il territorio al servizio dell’aeroporto portando “l’utenza al servizio” anzichè “il servizio” all’utenza. Meglio sarebbe, non lo ignori certo, la giusta integrazione di Malpensa, entro i limiti del suo P.R.G.A., nel “sistema aeroportuale del Nord”, dove vi sono 13 aeroporti, con 15 piste, più comodi perchè vicini all’utenza. E le 15 piste esistenti hanno una capacità ben oltre 100 milioni di passeggeri/anno rispetto agli attuali 50 milioni o poco più e non serve certo fare un’altra pista a Malpensa, nel cuore del Parco del Ticino, riserva della Biosfera dell’UNESCO, vera ricchezza padana da tutelare. Ma l’occupazione... Malpensa, è ora in grande evidenza, non crea posti di lavoro ma disoccupati. Non è così? E’ così, perchè l’elevata, l’esagerata concentrazione di voli, di passeggeri e di lavoratori (per oltre il 65% precari) ha creato una bolla destinata a scoppiare, ed infatti è scoppiata, facendo pagare alle categorie più deboli gli errori (ma sarebbe più giusto dire orrori) di politici ed amministratori.
Questa, caro Giorgetti, è l’evidenza di Malpensa, grande e scomodo aeroporto di Milano, questa è, in sintesi, la conseguenza dell’intrallazzo speculativo che la preveggenza del tuo capo Bossi denunciava nell’82 ma poi... errare humanum est, perseverare diabolicum!
28 dicembre 2008
Beppe Balzarini
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