Gallarate, 10 novembre 2011
MALPENSA, SILLOGISMI E DOMANDE
Cominciamo col dire che, secondo Uni.Co.Mal. Lombardia, due sono i dovuti ringraziamenti: il primo al Signor Quintavalle ed il secondo al Comune di Casorate Sempione che ha creduto nel sillogismo “Quintavalle sotto i decolli = Quintavalle inquinato, Casorate sotto i decolli = Casorate inquinato” e lo ha verificato.
Noto il sillogismo di Casorate cosa hanno fatto gli altri Comuni? Alcuni nulla e alcuni hanno girato il quesito ad ARPA e ASL con, per ora, nessun risultato.
Casorate ha fatto tutto alla luce del sole ma è stato lasciato solo e, quando ha avuto dei riscontri, è stato pure attaccato. Perché?
Senza le iniziative di Casorate non avremmo ancora la conferma del sillogismo e non conosceremmo il preoccupante monitoraggio epidemiologico fornito dall’ASL di Varese.
Considerato che è evidente una contrapposizione tra aeroporto e territorio, più volte evidenziata da tutti o quasi tutti i sindaci, Casorate ha fatto la scelta logica mentre alcuni altri sindaci appaiono invece schierati nel campo avverso. Perchè?
E perché Aspesi se ne esce ancora con “l’hub del nord”? Oltretutto in (incredibile) concorrenza con Londra, Parigi e Francoforte? Aspesi, perché proprio in concorrenza con i tre big dell’aviazione
europea?
Aspesi ne sa per mestiere di aeroporti, non gli scappano certo frasi a caso, e non c’è un sillogismo.
Ma sappiamo che il suo secondo mandato è in scadenza e ci interroghiamo sul suo futuro ma lui, forse, lo conosce già.
Aspesi, cà nisciuno è fesso!
E poi di cosa si preoccupa Cinzia Colombo? La politica è l’arte del possibile e l’esposto di Casorate è la spada sul piatto della bilancia e, piaccia o no, in questa condizione, se dialogo ci sarà, sarà più facile.
Nessuno parla mai del “frecciarossa” a Malpensa. Due frequenze quotidiane, carrozze vuote: un servizio da urlo! E l’esclamazione è: Moretti, quanti soldi possono buttare le Ferrovie sottraendo investimenti utili a chi vive il disservizio quotidiano di questo servizio pubblico?
Chi poi mischia pubblico e privato sommando ruoli in conflitto di interesse tra loro è l’Assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo, contemporaneamente seduto nel board di SEA.
“E’ meglio che il pubblico faccia il suo mestiere, e i privati facciano il loro.
Ai soggetti pubblici tocca occuparsi della socialità e del consenso, a quelli privati di gestire bene le imprese: i due obiettivi sono tra loro scarsamente compatibili.” (Marco Ponti – Politecnico di Milano)
Quale interesse curerà particolarmente Cattaneo nelle sue azioni, quello della collettività o quello della S.p.A. che ha l’obiettivo di generare profitto per l’azionista?
La nostra posizione è: risolva il conflitto dimettendosi. Decida lui quale ruolo mantenere, quale ruolo lasciare.