sabato 19 luglio 2008

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TERZA PISTA A MALPENSA? E SE DUE FOSSERO GIA’ TROPPE?

I PIANI DI S.E.A.
TERZA PISTA A MALPENSA? E SE DUE FOSSERO GIA’ TROPPE?
Con le presentazioni a Palazzo Mezzanotte ed ai Sindacati, in pubblico e, osiamo supporre, ai Sindaci amici in privato, la strategia di SEA è uscita allo scoperto ed i piani sono chiari, oltrechè i soliti: crescita e terza pista non sono certo novità.
Coperta rimane la questione ambientale che noi, invece, vogliamo ricordare: parlare di 50 milioni di passeggeri a Malpensa è terrorismo ambientale.
Vogliamo evidenziare, a questo proposito, che Malpensa sta nel Parco del Ticino, non in un deserto, e che tutta l’area è fortemente antropizzata.
E’ facile verificare che, nel raggio di 10 km dalle piste, esistono 38 Comuni con oltre 250.000 abitanti. Allargando a 15 km si contano in totale 88 Comuni e 500.000 abitanti.
E’ qui che vogliamo far crescere un aeroporto che è già oltre il doppio del limite stabilito dal proprio P.R.G.A?
Nulla di nuovo anche sul fronte sindacale: a parte qualche esponente incredulo (dove troveranno i soldi?) il plauso è generale. Gli allarmi occupazionali (esagerati!!!) sono già rientrati, sono già ricominciate le assunzioni, si riparla di crescita e l’esperienza appena vissuta con il dehubbing e tutte le falsità relative non ha insegnato nulla.
Se Malpensa torna a crescere, l’elevata concentrazione di voli (forzando il mercato) e di lavoratori costituirà di nuovo una bolla destinata a scoppiare. E quando scoppierà (e sarebbe già la terza volta) pagheranno come al solito i più deboli o, nella migliore delle ipotesi, i contribuenti, per gli errori di politici, amministratori e sindacati.
Politici, amministratori e sindacati che, quando Malpensa cresce, si fregano le mani tutti contenti, senza pensare all’ambiente, quando scoppia, strillano e cercano altrove il capro espiatorio su cui rovesciare le proprie responsabilità.
In merito alle dimensioni aeroportuali è interessante ricordare che Linate, con una sola pista, gestiva, fino al ’98, 16 milioni di passeggeri/anno: perchè Malpensa, che doveva gestire al massimo 12 milioni di passeggeri, ha due piste?
Allora la proposta è: rispettiamo il P.R.G.A. e l’ambiente e, invece di fare la terza pista, chiudiamo una delle due attuali.
Si noti inoltre che due piste parallele consentono, ad esempio a Londra Heathrow, una capacità operativa superiore a quella che sarebbe possibile a Malpensa con tre piste.
Questo studio, infatti, redatto per S.E.A. da Mitre Corporation di Washington, e noto per essere stato presentato ad alcuni Sindaci e per descrizioni circolate, invece di risolvere i principali problemi di Malpensa, ne crea altri.
Attraversamento di pista con rischio di collisioni e ridotta capacità operativa (ridotta per un hub, in realtà, per l’ambiente è esagerata) sono attualmente i principali problemi.
Con la terza pista secondo Mitre l’operatività aumenterebbe un po’, ma anche i problemi, poichè gli attraversamenti di pista ci sarebbero ancora e la dipendenza tra le piste diventerebbe un gioco a tre (piste), quindi ancora meno sicuro.
Poi, particolare non trascurabile, si dovrebbe demolire e ricostruire la torre di controllo (costata 15 milioni di €) perchè nell’attuale posizione interferirebbe con i movimenti sulla nuova pista.
Ricordiamo la nostra proposta, il “Sistema Aeroportuale del Nord Italia”, dove ci sono 13 aeroporti con 15 piste ed una capacità di ca. 100 milioni di passeggeri/anno, il traffico reale è meno di 40 milioni e quindi non serve alcun ampliamento, neppure a Malpensa.
Ma non è ora di smetterla con questo aeroporto?
Gallarate, 19 luglio 2008

ASPESI PRESIDENTE DI A.N.C.A.I.

FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
ASPESI PRESIDENTE DI A.N.C.A.I.
... ed avremo lo stop ai voli notturni!

La notizia era nell’aria e la conferma ci infiamma di nuove certezze: Mario Aspesi, Sindaco di Cardano al Campo, Sindaco di Malpensa, è il nuovo Presidente di A.N.C.A.I.!
Congratulazioni, Presidente Aspesi!
Ma andiamo con ordine.
L’aeroporto di Malpensa, cresciuto oltre i limiti stabiliti dal proprio PRGA, costituisce un problema di legalità e, creando di conseguenza un grave problema ambientale, ha cambiato la vita di alcune centinaia di migliaia di persone.
La successione, nel giro di tre mesi, dei Decreti Ronchi-Melandri (25/11/99), D’Alema (13/12/99) e Bersani (3/03/2000) ha confermato la situazione illegale ed il danno ambientale che sono stati denunciati da 87 sindaci con la grande manifestazione del 19 novembre 2000.
Questo perchè:
Il Decreto Ronchi-Melandri stabiliva LO STOP ALLA CRESCITA di Malpensa 2000,
Il Decreto D’Alema confermava la crescita ma previa APPLICAZIONE DI MITIGAZIONI,
Il Decreto Bersani dichiarava POSITIVAMENTE VERIFICATA l’applicazione delle mitigazioni anche se ciò NON E’ REALMENTE AVVENUTO, come si può verificare consultando su:
http://www.italgiure.giustizia.it/nir/lexs/1999/lexs_362304.html
il Decreto D’Alema con le mitigazioni prescritte e, notoriamente, non riscontrabili nella realtà.
Il mancato rispetto delle regole è stato denunciato più volte ma, dobbiamo riconoscere, nessuno quanto il Sindaco Aspesi ha saputo essere chiaro ed esplicito nel rivendicare che, a Malpensa, si rispettino le regole scritte ed ignorate.
E, soprattutto, prima tra tutte, richiamata da Aspesi in tutte le occasioni e scritta nel Decreto D’Alema, allegato A-punto f), “la limitazione del volo notturno secondo le nuove prescrizioni (eliminazione dei voli dalle h. 23.00 alle h. 6.00)”.
Ci ricordiamo bene come Aspesi ha rivendicato il rispetto delle regole a Malpensa la sera degli “Stati Generali” farsa orchestrati da Reguzzoni a Varese.
Mario Aspesi fu l’unica voce fuori da un coro stonato di partigiani in malafede in un’assurda difesa di Malpensa contro il dehubbing di Alitalia, contro Alitalia e contro l’interesse nazionale.
E ci ricordiamo la tavola rotonda elettorale a Casorate Sempione, lo scorso aprile, quando lo applaudimmo perchè asseriva che “un conto è essere svegliati di notte, altra cosa è essere svegliati 20 volte per notte”. N.B.: svegliati dai voli notturni di Malpensa!
E l’abbiamo sentito ricordare, anche al recente incontro tra il PD ed il Presidente di S.E.A., Bonomi, a Cassano Magnago, che ci sono delle regole e Malpensa non le rispetta mentre, tristemente, gli uomini del PD pendevano dalle labbra di Bonomi che garantiva sicura ripresa e nuovo sviluppo di Malpensa. Ovviamente sviluppo senza rispetto delle regole.
Quindi siamo convinti che sarà proprio dalle regole, ed in particolare dal blocco dei voli notturni, che Aspesi, col cappello di Presidente di A.N.C.A.I., comincerà il redde rationem per la messa in regola dell’aeroporto, per l’aeroporto di Malpensa finalmente regolato e controllato.
Ed è quindi scontato, per Aspesi, il nostro sostegno, il sostegno di UNI.CO.MAL. Lombardia, di tutte le Associazioni e Comitati e di tutti Cittadini attenti ai problemi dell’Ambiente e preoccupati per la Salute e la qualità della vita.
Buon lavoro, Presidente Aspesi!!!
Gallarate, 16 luglio 2008