martedì 30 dicembre 2008

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LETTERA APERTA A GIANCARLO GIORGETTI

Caro Giorgetti,
come sai ho avuto modo, conoscendoti, di considerarti persona valida, dotata di grande intelligenza. Non nascondo quindi il mio stupore nel leggere ancora oggi, 28 dicembre, su “La Prealpina”, la tua determinazione nel difendere l’aeroporto di Malpensa che vorresti sempre più grande e sempre in crescita.
Ben saprai che, nel 1982, sul secondo numero di “Lombardia autonomista”, foglio della Lega Autonomista Lombarda (L.A.L., così si chiamava allora l’attuale Lega Nord), apparve un articolo in cui il capo leghista (Umberto Bossi) si scagliava contro l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa “deciso dalla Regione Lombardia”: “E’ un affare colossale che rischia di far precipitare la vivibilità della zona. A chi non interessa la qualità della vita del cittadino? La salvaguardia dell’ambiente? Il bene sociale? Non interessano a quei partiti che sanno che con Malpensa gonfieranno le loro casse intrallazzando con la speculazione. Nell’interesse del popolo lombardo la L.A.L. si impegna ad intervenire perchè i mega aeroporti imposti da questa vergognosa classe politica non possano più oltre degradare l’uomo.” Gli anni passano. Il 27 dicembre 2007 la Padania titola: “Malpensa sarà la madre di tutte le battaglie”. E il 17 febbraio la Lega scende in piazza per difendere l’aeroporto. Lo slogan è: “Votate Lega e salverete Malpensa”. L’evidenza di questi 10 anni dall’inaugurazione del 25 ottobre 1998, cioè l’alternarsi di alti e bassi clamorosi, ci dice che a Malpensa qualcosa non gira per il verso giusto. Sono sicuro che tu ben conosci tutta la storia di questo aeroporto, a partire dal P.R.G.A. non rispettato che stabiliva limiti di traffico superati del 250%, alla mancata effettuazione della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), all’attuale Piano industriale di S.E.A. (Gestore dell’aeroporto) che prevede la realizzazione della terza pista con l’obiettivo di quadruplicare il traffico stabilito come limite dal suddetto P.R.G.A. Sai bene che 87 Sindaci delle Province di Varese, Novara e Milano firmarono, il 19 novembre 2000, la dichiarazione di illegalità di Malpensa per mancato rispetto del Piano regolatore e delle norme in materia di Valutazione di Impatto ambientale. Sai anche che l’aeroporto è un’infrastruttura che ha il compito di assicurare un servizio e lo deve fare ponendosi al servizio del territorio e invece, con il “sistema malpensocentrico” cioè il mega aeroporto, si pone il territorio al servizio dell’aeroporto portando “l’utenza al servizio” anzichè “il servizio” all’utenza. Meglio sarebbe, non lo ignori certo, la giusta integrazione di Malpensa, entro i limiti del suo P.R.G.A., nel “sistema aeroportuale del Nord”, dove vi sono 13 aeroporti, con 15 piste, più comodi perchè vicini all’utenza. E le 15 piste esistenti hanno una capacità ben oltre 100 milioni di passeggeri/anno rispetto agli attuali 50 milioni o poco più e non serve certo fare un’altra pista a Malpensa, nel cuore del Parco del Ticino, riserva della Biosfera dell’UNESCO, vera ricchezza padana da tutelare. Ma l’occupazione... Malpensa, è ora in grande evidenza, non crea posti di lavoro ma disoccupati. Non è così? E’ così, perchè l’elevata, l’esagerata concentrazione di voli, di passeggeri e di lavoratori (per oltre il 65% precari) ha creato una bolla destinata a scoppiare, ed infatti è scoppiata, facendo pagare alle categorie più deboli gli errori (ma sarebbe più giusto dire orrori) di politici ed amministratori.
Questa, caro Giorgetti, è l’evidenza di Malpensa, grande e scomodo aeroporto di Milano, questa è, in sintesi, la conseguenza dell’intrallazzo speculativo che la preveggenza del tuo capo Bossi denunciava nell’82 ma poi... errare humanum est, perseverare diabolicum!
28 dicembre 2008
Beppe Balzarini

giovedì 25 dicembre 2008

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DIRITTO NEGATO E TERZA PISTA

Si è svolta giovedì 18 dicembre una serata organizzata da A.C.L.I., Legambiente e Comitato per la salvaguardia della città dove i relatori Walter Girardi, Presidente dei Verdi della Provincia di Varese, e Beppe Balzarini, Presidente di UNI.CO.MAL. Lombardia, hanno parlato di legalità negata e di terza pista a Malpensa.
In una sala gremita di pubblico, alla presenza di Sindaci, Amministratori ed ex Sindaci, dopo il saluto iniziale di Ferruccio Boffi delle A.C.L.I., Walter Girardi ha presentato la tesi con cui ha conseguito il Master in Diritto dell’Ambiente, un lavoro imperniato sull’aeroporto di Malpensa dove “il Diritto non decolla”.
Girardi ha illustrato la storia dell’aeroporto, il rapporto con il diritto inteso come rispetto delle regole di programmazione territoriale e di settore, approfondendo inoltre gli aspetti dove il diritto non è decollato e mettendo in evidenza anche le distorsioni fatte dalla Politica e dai Media.
Girardi ha ricordato i passaggi chiave che hanno condizionato Malpensa:
1) Il progetto “Malpensa 2000”, basato su un P.R.G.A. tuttora valido ma non rispettato, non è mai stato sottoposto a V.I.A.,
2) Il S.I.A., redatto da S.E.A. su richiesta del Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi (1999), viene bocciato dal Decreto Ronchi Melandri,
3) che poi viene “superato” dal Decreto D’Alema. Quest’ultimo stabilisce mitigazioni ambientali che, in massima parte, non vengono attuate ma
4) il Decreto Bersani ne certifica l’attuazione e sblocca lo sviluppo dell’aeroporto.
Quale bilancio di legalità si può dunque calcolare? Assolutamente negativo. Quali prospettive per il futuro? Tutte da verificare.
Beppe Balzarini ha poi sinteticamente illustrato la studio della terza pista, già ufficialmente presentato dalla Mitre di Washington il 18 novembre scorso presso l’Università Bocconi di Milano.
Per le sue considerazioni sulla terza pista, che S.E.A. e Regione Lombardia presentano ormai come un dato di fatto, Balzarini ha proposto il parallelo con il P.R.G.A. di Malpensa che i Sindaci, nell’86, approvarono: dissero “SI” all’ampliamento di Malpensa.
Il risultato fu che, approvato il P.R.G.A. da 12 milioni di passeggeri, si trovarono, nel 2000, 20 milioni. Poi, nel 2006 e 2007, 24 milioni e nel 2008 la proposta di terza pista per un traffico di 48 milioni di passeggeri/anno corrispondenti, presumibilmente, a 500.000 voli/anno. Una situazione sicuramente devastante per il territorio e di cui è difficile dare un’idea in poche parole.
Quindi la domanda posta è stata: era forse meglio che i Sindaci dell’86 dicessero NO?
Ora, dice Balzarini, non diciamo un “NO” preventivo: diciamo che, secondo la Legge, si devono applicare V.I.A. e/o V.A.S. che valutano gli impatti ambientali ed il rapporto danno/beneficio, per poi decidere.
Balzarini ha lanciato l’allarme rumore: Mitre ha affermato che, con la terza pista, avremo “+traffico-rumore”. Attenzione, dice Balzarini, le curve isofoniche presentate nello studio evidenziano livelli di rumore con il traffico 2006 e 2007 (24 milioni di passeggeri, 250.000 voli) nettamente inferiori a quelli reali e le isofoniche stimate da Mitre al 2015, con la terza pista, presentano livelli ulteriormente ridotti. Ma ci dobbiamo proprio credere?
Il fatto davvero curioso, conclude Balzarini, è che si pensa di costruire la terza pista a Malpensa senza considerare il contesto generale.
Il contesto di Malpensa è il “sistema aeroportuale del nord”, dove ci sono 13 aeroporti con 15 piste, con la capacità di oltre 100 milioni di passeggeri/anno ed un traffico pari alla metà: serve dunque la terza pista a Malpensa?
L’attacco all’Ambiente non è mai finito: questo l’allarme che le Associazioni hanno lanciato in questa serata che contano di replicare per informare e mobilitare i cittadini e per ricordare ai sindaci che il loro ruolo e la loro presenza sono fondamentali.
Gallarate, 24 dicembre 2008
UNI.CO.MAL.Lombardia