Sedotti e abbandonati. I difensori di Malpensa ad ogni costo se la devono vedere oggi con l’incredibile addio di Lufthansa annunciato nei giorni scorsi. Una decisione che ha lasciato sotto choc la politica locale ed è arrivata a urtare le narici al Comune di Milano, primo azionista del gestore aeroportuale Sea dal quale riceve generosi dividenti. Ora che il vettore della rinascita ha mollato l’aeroporto, il destino di Malpensa sembra compromesso come non mai. Il partito del salvataggio è rimasto senza compagnia. Gli effetti della decisione della compagnia tedesca sono ancora incalcolabili ma – forse per l’imminente voto amministrativo – per ora un silenzio sospetto è calato sulla notizia.
Non fa una piega la SEA che persevera, se non negli alleati commerciali strategici, almeno nella politica dei numeri fantasiosi che ha sempre contraddistinto la gestione di questo aeroporto. Nel “Rapporto di sostenibilità 2010” redatto da SEA il numero di passeggeri Lufthansa era quantificato in 2.148.674 per l’anno 2010. Sui giornali di ieri SEA invece minimizza l’abbandono asserendo che Lufthansa Italia nel 2010 ha gestito solamente 1,2 milioni di passeggeri, volume che sarà facilmente assorbito da altri. Su un totale di 18,7 milioni di passeggeri nel 2010, perderne con l’addio di Lufthansa 1,2 milioni piuttosto che 2,1 milioni a noi sembra faccia una differenza! Ma i numeri si possono leggere anche al contrario, dipende dall’opportunità.
Anche sulle percentuali del traffico del 2011 i numeri sembrano rotolare: SEA afferma che nei primi 4 mesi del 2011 Malpensa è cresciuta del 9% in termini di passeggeri. ASSAREOPORTI, l’ente nazionale che fornisce i dati di tutti gli aeroporti italiani, per il periodo gennaio-marzo 2011 certifica per Malpensa un aumento del 4,8% di passeggeri, ben meno della media nazionale del periodo che indica un aumento del 7%.
Da anni confrontiamo le esternazioni di SEA con i dati certificati a livello nazionale e ci scontriamo con evidenti contraddizioni e manipolazioni secondo le congiunture.
Svanita la speranza di un mal detto “hub-Lufthansa” a Milano, SEA afferma di voler proseguire sia nel suo progetto innovativo di “hub virtuale” sia nelle sue strategie d’investimento: investimenti per 1,4 miliardi di euro per ampliare l’aeroporto e costruire la terza pista per diventare Il Più Grande Aeroporto. Per il progetto della terza pista al 20 di maggio si è aperta la procedura di VIA Valutazione di Impatto Ambientale. Tutti possono presentare Osservazioni entro 60 giorni, Comuni, Provincie, Regioni, Associazioni, Partiti, cittadini singolarmente. I numeri sono tanti e grandi, ma tanti ne abbiamo anche noi che parlano di inquinamento, di salute minacciata, di investimenti inutili.
Se il valore dell’ambiente e della salute dei cittadini e il loro costo sociale non sono argomenti ascoltati, forse il disinteresse della seconda più grande compagnia europea, la Lufthansa, per l’aeroporto varesino dovrebbe parlare una lingua comprensibile anche agli interessi politici.
26 maggio 2011
COVEST ONLUS
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