giovedì 24 gennaio 2008

Lettera aperta al Presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni

"Su Malpensa ignorate le voci del territorio"
di Emiro Nerini, ex sindaco di Ferno

Egregio Signor Presidente,
premetto che sono un semplice cittadino che, per scelta, non ha più alcun ruolo istituzionale o politico, ma che per forza di cose è obbligato ad interessarsi delle tematiche relative all’aeroporto della Malpensa poiché abito e vivo a Ferno, uno dei Comuni del sedime aeroportuale.
Ho assistito al Consiglio Provinciale aperto del 16/01/2008 sui cosiddetti “Stati Generali di Malpensa”, tenutosi nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, per il quale avevo preparato un breve intervento che non ho svolto perché, in un aula vuota, non avrebbe avuto nessun senso.
Verso le 19:30 – 20:00, infatti, dopo gli interventi degli invitati che, appunto perché invitati, la pensano allo stesso modo sull’argomento, Lei ha chiesto che il Consiglio Provinciale deliberasse su una Sua improvvisata (?) mozione.
Mi sarei aspettato che sulla Sua proposta qualche consigliere, magari di minoranza, avesse eccepito in merito all’ordine dei lavori. Come si può proporre una improvvisata mozione, e chiederne il voto, senza aver ascoltato anche i programmati e concordati interventi dei singoli cittadini e rappresentanti dei Comitati od associazioni ambientaliste o meno?
Così non è stato ed il Consiglio Provinciale ha accolto la Sua mozione, con la sola astensione del consigliere Solanti (che ringrazio pubblicamente).
Dopo di che l’aula si è svuotata: spariti i Consiglieri e gli invitati, sono rimasti alcuni cittadini ai quali Lei ha concesso, con qualche insofferenza ed indifferenza, di poter parlare.
Lei signor Presidente, di fatto, ha organizzato un Consiglio Provinciale aperto solo agli amici e a quanti la pensano, sull’argomento, allo stesso modo e, senza dare la possibilità ai consiglieri provinciali di ascoltare voci fuori dal coro, ha preteso ed ottenuto il voto desiderato.
Ma, allora, quale è il senso della riunione “aperta” se poi si ascoltano solo le voci allineate e non anche quelle in disaccordo? Certo i rappresentanti “invitati” sono stati ascoltati: ma Lei ed i consiglieri provinciali, prima di deliberare, non avete sentito le ragioni degli altri. Allora, me lo consenta, si può legittimamente dire che si è trattato di una riunione di pura e semplice propaganda alla quale, consapevolmente o meno, si sono prestate tutte le forze politiche presenti in Consiglio Provinciale.
Le scrivo, di seguito, alcune delle questioni che avrei voluto segnalare a Lei, ai Consiglieri Provinciali ed agli invitati, qualora fossero stati presenti nel momento in cui Lei ha concesso ai “non invitati” di poter esprimersi.
Innanzitutto ricordo che il 19/11/2000 ben 87 Sindaci di Comuni delle Province di Varese, Milano e Novara hanno organizzato una manifestazione “contro illegalità e soprusi di Malpensa” concludendo che “qui l’hub non ci sta” (la voce dei Sindaci della Ticinia). I Sindaci della Provincia di Varese sono quelli dei Comuni di: Angera, Arsago Seprio, Azzate, Bardello, Besnate, Bodio Lomnago, Trebbia, Brunello, Buguggiate, Cadrezzate, Cardano al Campo, Carnago, Caronno Varesino, Casale Litta, Casorate Sempione, Castelseprio, Castronno, Cavaria con Premezzo, Cazzago Brabbia, Comabbio, Crosio della Valle, Daverio, Ferno, Gallarate, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Golasecca, Gornate Olona, Inarzo, Ispra, Jerago con Orago, Lonate Pozzolo, Malnate, Mercallo dei Sassi, Morazzone, Mornago, Oggiona S. Stefano, Osmate, Ranco, Samarate, Sesto Calende, Solbiate Arno, Somma Lombardo, Sumirago, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi, Vergiate, Vizzola Ticino.
Ricordo, ancora, che nell’aprile del 2001 i rappresentanti di 24 Comuni si sono recati a Roma per chiedere, tra l’altro, l’attivazione di una nuova procedura di VIA complessiva ed estesa a tutto il territorio coinvolto, il blocco di ogni aumento di traffico aeroportuale, la riconsiderazione del ruolo di Malpensa nell’ambito del sistema aeroportuale del nord Italia. La spedizione incassò il bidone della Casa delle Libertà (Governo Berlusconi - vedasi La Prealpina dell’11/4/2001).
Il democratico Governatore Formigoni, fin dal suo primo mandato, ha dimostrato cosa pensa di Malpensa. La Regione Lombardia, infatti, dopo aver proposto e vinto il ricorso al TAR contro il decreto Ministero dei Lavori Pubblici del 14/4/93 n.1299, - (avente ad oggetto il raggiungimento dell’intesa Stato-Regione in ordine al P.R.G. dell’aeroporto Milano Malpensa) - nella successiva fase di giudizio ha concordato col Ministero l’introduzione nella L.R. 10/1999 della norma illegittima annullata dal TAR, sottraendo ai Comuni il diritto-dovere di pronunciarsi in ordine all’inserimento nel territorio delle singole infrastrutture aeroportuali. Questa L.R., infatti, è uno strumento che si colloca "al di sopra" dei Piani regolatori dei Comuni e del Piano di coordinamento del parco del Ticino.
Il Comune di Milano, padrone della S.E.A. e amministrato dal Centro destra, da vero colonizzatore non ha mai voluto confrontarsi con i Comuni del sedime aeroportuale di Malpensa.
La Provincia di Varese, amministrata dalla Lega da molti, molti anni, ha avuto più di un’occasione per pianificare e programmare il proprio territorio: da ultimo con il PGT. Ebbene in quel documento NULLA di significativo è detto su Malpensa. Allora, caro Presidente Reguzzoni, siamo noi cittadini delusi dal comportamento della Provincia e dalla sua mancanza di autonomia e di coraggio. In Provincia di Varese siamo “padroni a casa nostra” a condizione che rendiamo servili nei confronti di Milano e dei suoi interessi.
I Sindaci del C.U.V., che sono i titolari del diritto-dovere di governare il proprio territorio coinvolto in Malpensa, accettano silenziosi che al tavolo di confronto col Governo su Alitalia e Malpensa (il cosiddetto Tavolo Milano) siedano altri al loro posto. Significativa anche la coerenza di chi prima denuncia le illegalità di Malpensa e, poi, concorda ed accetta di delocalizzare circa mille famiglie anche in aree dove non esiste un superamento dei limiti di rumore e trascura altre aree ove il livello di rumore è oltre i limiti di legge.
Mi si consenta di esprimere anche qualche valutazione in merito alle forze politiche:
LEGA e CENTRO DESTRA: avete governato, e governate, Regione, Provincia, tanti Comuni - coi vostri rappresentanti anche SEA, la stessa ALITALIA, ANAS - e siete stati capaci di far partire un aeroporto che, a distanza di anni, non è dotato di servizi infrastrutturali e che ha contribuito pesantemente al fallimento di Alitalia. Mi pare che il fallimento di Alitalia certifichi anche il vostro fallimento.
CENTRO SINISTRA: sul problema Malpensa avete, salvo qualche sporadica eccezione, le stesse posizioni dei partiti del Centro-Destra. Vale a dire non un aeroporto al servizio dei cittadini, bensì un territorio asservito a Malpensa ed agli interessi del Comune di Milano. Allora, per favore, state tranquilli, non preoccupatevi della propaganda avversaria, restate all’opposizione, perché, in caso contrario, c’è il rischio che riusciate a far funzionare davvero questo aeroporto, in deroga alle leggi ed ai diritti dei cittadini che abitano nell’intorno.
Considerato che anche Lei, signor Presidente Reguzzoni, a nome della Provincia di Varese, assieme a quelle di Milano e Pavia ed ai Comuni facenti parte del Parco Regionale della Valle del Ticino, avete commissionato (e pagato coi soldi dei contribuenti) una volontaria Valutazione Ambientale Strategica dei programmi di sviluppo del sistema di trasporto, dalla quale emerge, e viene dimostrato scientificamente, che dalle opere pensate per lo sviluppo di Malpensa nessun beneficio ne deriva al nostro territorio ed ai cittadini che vi abitano, mi permetto di terminare con una proposta che può zittire i cittadini dissenzienti e quelli come me che da anni si battono per il rispetto della legalità.
Pretenda Lei, signor Presidente Reguzzoni, che il Governo, la Regione, la Provincia, la S.E.A. si facciano carico di effettuare una obbligatoria, legale e vincolante Valutazione Ambientale Strategica, come previsto dalla normativa europea, dalla quale si potrà evincere quale è il limite di sopportabilità di questo territorio e quali sono i veri costi ed i ricavi.
Se si farà carico di questo, caro Presidente Reguzzoni, sicuramente troverà al Suo fianco, convintamene, anche quei cittadini che l’altra sera non erano d’accordo con Lei.
Resto a Sua disposizione e La saluto distintamente.
Emiro Nerini
Lunedi 21 Gennaio 2008

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