Venute meno le condizioni che avevano portato alla sospensione
della procedura d'infrazione per carenze nella procedura di VIA
Il 14 aprile scorso Monica Frassoni, Presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo, ha presentato un'interrogazione scritta alla Commissione europea in merito all'aumento del traffico di aeromobili e passeggeri allo scalo di Malpensa.
La procedura d'infrazione per la mancata realizzazione della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) per la costruzione del terzo/terzo dell’aerostazione e per il terzo satellite era stata archiviata nell'aprile 2006 a fronte dell'impegno delle autorità aeroportuali di non aumentare il volume del traffico oltre il limite di 21,3 milioni di passeggeri/anno.
Tale impegno era stato formalmente dichiarato ed assunto dall’allora Ministro dell’ambiente Matteoli che, come da UNI.CO.MAL. Lombardia e dalle altre Associazioni ambientaliste era stato chiaramente evidenziato, aveva adottato questo strategia per evitare la procedura d’infrazione, sconfessando una precedente relazione degli uffici del suo Ministero in cui si ammetteva la necessità di sottoporre a VIA le opere contestate.
Risulta ora dai dati Assaeroporti (http://www.assaeroporti.it) che il traffico nel 2006 è stato di 21,6 milioni di passeggeri mentre nel 2007 è stato di 23,9 milioni di passeggeri, quindi ben 2,5 milioni di passeggeri oltre il limite fissato.
L'Eurodeputata Verde ha in proposito dichiarato: “Certo ci si poteva stupire che alla decisione di ampliare le strutture aeroportuali di Malpensa non corrispondesse un aumento del traffico... A pochi anni di distanza si vede infatti che ancora una volta il Governo italiano si è impegnato a fermare l'azione della Commissione europea piuttosto che tutelare l'ambiente e i cittadini realizzando la necessaria VIA.”
Monica Frassoni ha anche aggiunto: "Nella mia interrogazione, oltre a verificare che la Commissione sia in possesso dei dati dell'Assaeroporti, chiedo di sapere che misure intenda adottare in assenza di Valutazione d'impatto delle stesse opere in relazione alla presenza nelle aree confinanti di siti di rilevanza comunitaria per la tutela degli habitat e delle specie protette: S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) e Z.P.S. (Zona a Protezione Speciale)."
Di fronte all’evidente volontà dei poteri economici di sacrificare l’Ambiente allo sviluppo incontrollato ed immotivato di Malpensa, noi continuiamo a chiederci se dilapidare un patrimonio come il Parco del Ticino, dichiarato dall’UNESCO “Riserva della Biosfera”, è un lusso che ci possiamo permettere.
Gallarate, 4 maggio 2009
UNI.CO.MAL. Lombardia
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