UNI.CO.MAL. Lombardia ha partecipato ieri al seminario pubblico "Aeroporti in Lombardia" organizzato dall'Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione. Stupefacente l'introduzione dell'Assessore Corsaro che ha celebrato le grandi qualità dell'operazione Malpensa 2000. Ma è stato subito smentito da Rodney Fewings del Cranfield College che, nel successivo intervento (Costrizioni Ambientali ed Operative dell'Aeroporto di Malpensa), ne ha descritto i "difetti": la zona non è adatta, le due piste parallele sono troppo vicine quindi non indipendenti, il terminal è posto di lato rispetto alle piste, quindi costringe gli aerei che operano sulla pista destra ad attraversare una pista attiva, la sinistra, con grave rischio… (questi sono solo i principali handicap di questa infrastruttura). Inoltre, ha detto, le misure ambientali (Decreto D'Alema) sono difficili da attuare, quindi non funzionano. E' seguita la serie di interventi dei Presidenti di alcune Società di gestione aeroportuale operanti in Italia: Paolo Savona di A.d.R. ha asserito la non opportunità della cargo city di Malpensa, mentre Fossa, Presidente SEA, scuoteva la testa Fossa, Corsaro e Formigoni hanno insistito all'unisono (evidente la sintonia dopo l'incontro con l'A.D. di Alitalia lo scorso martedì) sulla necessità di "regolare il mercato" (la definizione è di Formigoni) che in pratica significa limitare ad un numero inferiore all'attuale i collegamenti tra Linate e gli hub degli altri Vettori europei, per dare quindi più chances ad Alitalia. Formigoni ha detto chiaramente che si farà la terza pista (ma, "chiudendo una delle prime due" ha poi asserito con una battuta nel "dopo" seminario). I problemi ambientali gli sono chiari ma, per lui, già risolti !! Insomma avanti tutta con grande cinismo. Siamo pronti a togliere dal cassetto i nastri con le registrazioni in cui, di fronte ai Comitati, esprimeva pareri ben diversi, per cui c'è ora chi parla del "tradimento di Formigoni".
Ribadiamo la proposta alternativa di UNI.CO.MAL. Lombardia, condivisa dal COVEST Piemonte e dagli ambientalisti lombardi e piemontesi: - innanzitutto tutti hanno visto che questa strategia non funziona perché, dopo oltre due anni e mezzo di cura, il deficit di Alitalia è sempre più da brivido. - inoltre rifiutiamo la logica del "grande hub" che, come peraltro conferma il rapporto del Cranfield College, non serve al Nord e crea più problemi di quelli che risolve. - ribadiamo con forza la proposta di rilanciare Fiumicino, che dispone di tre piste indipendenti che ha una vera ferrovia e che, collegato con il sistema aeroportuale non solo lombardo, ma del nord Italia (13 aeroporti) e con gli altri scali italiani, oltre che con quelli europei, disporrebbe della necessaria rete di voli feeder per essere l'hub che risana Alitalia. - non dimentichiamoci che con Malpensa guadagna solo una ristretta lobby, non ci guadagnano i passeggeri, non ci guadagna il Nord. E' un aeroporto scomodo per tutti, la vera comodità per i passeggeri è poter usare davvero l'aeroporto più vicino.
Concludiamo denunciando il triste teatrino degli Amministratori della Regione che, asserviti alla lobby di Malpensa, propinano anche in questi seminari falsità variamente camuffate. Oltre a distruggere il nostro Territorio, abbiamo ormai la certezza che distruggeranno anche la Compagnia di Bandiera, mentre dicono di volerla salvare.
1 Giugno 2001 UNI.CO.MAL. Lombardia Il Presidente Beppe Balzarini
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